La chirurgia robotica rappresenta la nuova frontiera della chirurgia mini-invasiva ed è l’evoluzione della chirurgia laparoscopica. Con il robot “Da Vinci” (figura1), uno dei robot chirurgici più diffusi al mondo, che conferisce al gesto chirurgico una precisione non confrontabile con altre tecniche, si possono infatti superare i limiti legati alla difficoltà di trattare, con la laparoscopia, patologie in sedi anatomiche difficili da raggiungere, estendendo, ad interventi complessi, i benefici della mini-invasività: riduzione delle cicatrici chirurgiche, dolore postoperatorio ridotto, minor degenza postoperatoria. I vantaggi della chirurgia robotica sono l’utilizzo di bracci articolabili che permettono un range di movimenti e con degli angoli impensabili per la chirurgia laparoscopica e che mimano in un certo senso i movimenti degli arti superiori (figura 2). Il chirurgo operatore comanda i bracci robotici da una console attraverso due joistick (figura 3) ed ha la visione del campo operatorio grazie a un visore che consente di apprezzare le immagini in alta definizione ed in maniera tridimensionale, recuperando, quindi, anche la terza dimensione, assente in laparoscopia. Un altro indubbio vantaggio è il confort del chirurgo operatore, che, comodamente seduto alla console, beneficiando di un’ergonomia impareggiabile, può eseguire anche interventi impegnativi e di lunga durata, con una riduzione dell’impegno fisico.
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Presso la sezione di Chirurgia dell’Esofago sono eseguiti interventi robotici di chirurgia funzionale (riduzione di ernie diaframmatiche, plastiche antireflusso e trattamento dell'acalasia) e chirurgia oncologica.