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Esofago Pisa
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ATTIVITA' - Esofago Pisa
Diagnostica funzionale - pH-metria 24 ore

 

E’ considerato l’esame principale per la diagnosi della malattia da reflusso gastroesofageo. Il fine dell’esame è di quantificare e correlare i reflussi gastroesofagei alla sintomatologia del paziente. Il passaggio di acido dallo stomacotratto del tubo digerente che occupa gran parte dell'epigastrio e dell'ipocondrio sinistro, subito sotto il diaframma. nello stòmaco il cibo viene trasformato in una pasta semiliquida, detto chimo gastrico, che viene a piccole quantità e a successivi intervalli passato nel duodeno in seguito all'apertura dello sfintere pilorico. all’esofago distale è da considerarsi fisiologico e accade in tutte le persone. Questo reflusso può diventare patologico, se il numero, la frequenza, la durata dei reflussi ed il tempo di esposizione dell’esofago all’acido superano una certa soglia. L’esame è eseguito con un sondino da pH-metria di 1,5-2 mm che, passato attraverso il naso, è collocato 5 cm sopra lo sfinteremuscolo di forma anulare posto attorno a un orifizio, interno o esterno, o a un condotto; tale muscolo, contraendosi, provvede a chiudere o restringere l'orifizio stesso (sfintere cardiale, sfintere anale ecc.). esofageo inferiore (preventivamente localizzato con la manometria). Il pH dell’esofago è quindi registrato continuamente per 24 ore su un apparecchietto computerizzato portatile mentre il paziente esegue le normali attività quotidiane.
Normalmente il pH esofageo è neutro (circa 7), in caso di reflusso acido gastro-esofageo si ha una brusca caduta del valore di pH al di sotto di 4 (considerato per convenzione valore-soglia). La durata e la numerosità di tali episodi di reflusso, il loro rapporto rispetto alla durata totale dell’esame consentono di determinare se il pattern di reflusso nel soggetto in esame è ancora nei limiti del fisiologico o è patologico come avviene nel paziente affetto da malattia da reflusso gastro-esofageo.
I farmaci che riducono la secrezione gastrica cioè gli anti-H2 (Ranitidina, Famotidina, Roxatidina)  e soprattuttoinibitori della pompa protonica (Omeprazolo, Lansoprazolo, Pantoprazolo, Rabeprazolo, Esomeprazolo) devono essere sospesi almeno due settimane prima dell’esame.
Durante il test, il paziente tiene un diario accurato con l’orario d’inizio e di fine dei pasti, del riposo notturno o di comparsa di eventuali disturbi. Questo è molto importante per evidenziare la correlazione del sintomo (pirosi, riurgito, eruttazione ecc) con l’eventuale reflusso.
Il giorno dopo il paziente torna all’ambulatorio di fisiopatologia esofagea per riconsegnare lo strumento di registrazione portatile e per la rimozione del sondino.
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